La birra è la bevanda più diffusa al mondo. Nonostante abbia un passato antichissimo è ancora in continua evoluzione, è sempre attuale e si adatta ai tempi e ai gusti di tutti noi. E’ proprio sugli stili nelle diverse zone del mondo che vogliamo concentrarci questa volta, per scoprire che nonostante viviamo ai poli opposti del pianeta, differenti per cultura, ci accomunano dei gusti semplicissimi e come direbbe Oscar Wild: ‘’Ci accontentiamo solo del meglio”.

La scelta delle materie prime tradizionali, accostate a diversi modi di produrre, ha dato vita ad un’infinita varietà di birre e ogni Paese ne vanta almeno una produzione dallo stile inconfondibile.

Partiamo dall’Italia. La nostra terra negli ultimi anni sta acquistando autorevolezza nel campo della produzione birraia ed è stata una vera e propria rivelazione. Notoriamente conosciuta come una nazione di stampo vinicolo si è imposta sul mercato con birre a bassa fermentazione, leggere e beverine. Ma la sorpresa ancora più grande è che, grazie alla nascita di birrifici artigianali, la popolazione sta imparando ad apprezzare birre dalla consistenza più corposa senza fermarsi davanti a vecchi pregiudizi, dimostrando di essere un Paese innovativo che con passione riesce a farsi spazio tra gli Stati che vantano una storia centenaria nella produzione di birre.

Le Nazioni da citare per essere le più conosciute sul mercato sono: Germania, Gran Bretagna, Belgio e Irlanda.

La Germania, regina della Lager, da sempre è riconosciuta come un’istituzione grazie alla cura di tutte le fasi della produzione, fino alla spillatura, regolate tuttora dalla legge sulla purezza delle birre tedesche. Ad accrescere questa considerazione ci sono anche tutte le attività che ruotano intorno alla birra. Chi non conosce l’October Fest a Monaco, evento che attira migliaia di turisti, consacrando la Germania come patria dei festeggiamenti e della tradizione birraia.

Ma il vero numero uno delle classifiche è il Belgio, produttore di birre d’Abbazia, con antiche ricette tramandate tra generazioni di monaci. Birre complesse, a fermentazione spontanea, dalla schiuma alta e corposa che lascia il caratteristico “merletto” intorno al bicchiere. Per gli amanti di questa linea è il Paradiso.

Vogliamo concentrarci adesso sulla Gran Bretagna, dallo stile diverso rispetto alle Nazioni precedenti, che noi, senza farne troppo mistero, apprezziamo particolarmente. A fare da padrone sono Ale e IPA ad alta fermentazione, poco gasate, con meno di un dito di schiuma.

L’Irlanda invece è la patria della Stout nello specifico della Guinnes Stout, birra scurissima e corposa, la più venduta nei pub irlandesi. C’è da dire che l’Irlanda si distingue anche per la produzione delle birre rosse Irish Red Ale.

La Repubblica Ceca si conferma, grazie ad una tradizione multicentenaria, la migliore per gustare una Pilsner.

Infine una grande lavorazione proviene dagli Stati Uniti, grazie ad un territorio che si presta a produrre materie prime di buona qualità e che ci regala la American Pale Ale.

Nonostante queste siano le Nazioni che vantano la più vasta produzione di birra, nel panorama mondiale si fanno spazio Francia, Slovacchia, Norvegia e Svezia, Austria e tanti altri. Perché, come direbbe Jackson, scrittore di libri sulla birra: “Non esiste la birra più buona del mondo, la birra più buona del mondo è quella del luogo in cui ti trovi in quel momento”.

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